venerdì 4 dicembre 2009

Sullo scopo e la funzione dei Nuraghi


Ancora oggi, dopo 3000 anni dalla loro costruzione, nessuno sa con esattezza la vera funzione dei Nuraghes.
Alcuni sostengono che siano templi (Pittau), altri che siano osservatori astronomici, altri ancora (erroneamente a mio giudizio, almeno nella maggior parte dei casi) torri-vedetta, fortezze e bastioni. Tra i nostri più illustri cattedratici c'è chi li ha elevati al ruolo di regge-fortezze (Ugas), o abitazioni fortificate (Lilliu).
C'è chi poi, come il nostro presidente del consiglio, che ha pensato fossero silos, magazzini o banche; confermandoci ancora una volta la visione strettamente materialistica di chi li ha così definiti.
Sui Nuraghi (o Nuragi/Nurachi/Norachi/Noraxi/Nuraghes ecc) si sono costruite le teorie più assurde e fantasiose.
Da chi li vede come porte spazio/dimensionali (stargates!) a basi di atterraggio per gli Ufo (!) sino a chi li reputa costruiti da innominati giganti senza nome (non me ne voglia chi crede realmente a tutte queste ipotesi).
Rimanendo con i piedi per terra, c'è chi ha pronunciato teorie più "realistiche" ma non meno assurde di quelle sopraelencate.
Vista la brevità della trattazione non mi soffermerò sulle ipotesi (perchè in fin dei conti certezze ve ne son poche) sull'edificazione, modifica e sviluppo del "modello" del Nuraghe, accettando come base di studio il nuraghe monotorre tronco-conico a una tholos, o eccezionalmente, a due tholoi sovrapposte.
Perchè queste incredibili costruzioni sfuggono ancora a una catalogazione? Perchè non si riesce a capirne il ruolo, o almeno il motivo primigenio che ha spinto i nostri antenati alla loro edificazione?
La teoria dei Nuraghi-fortezze oggi risulta decisamente superata, per quanto sia ancora in voga tra alcuni studiosi e ovviamente propinata ai non addetti ai lavori come "la più veritiera" (se non l'unica).
Il Nuraghe (almeno nella sua forma semplice) non può essere una fortezza.
C'è chi guardando i nuraghi li riconduce immediatamente alle torri costiere, o ai castelli di età medioevale.
Niente di più sbagliato.
Il Nuraghe non ha nessuna caratteristica in comune con queste costruzioni se non (molto alla lontana) nella forma.
Le famigerate feritoie, descritte dagli archeologi come "utili per il tiro incrociato", o per il "fuoco di sbarramento" (termini da seconda guerra mondiale...!) sono più probabilmente bocche di ventilazione, fonti di luce, o hanno spesso e volentieri un qualche legame di tipo archeoastronomico che va comunque analizzato caso per caso.
L'esiguità degli spazi interni (scale, mezzanini, tholoi, nicchie) non consentono, spesso, a più di un certo numero di persone di muoversi liberamente senza sbattere in continuazione l'uno sull'altro.
La mancanza di porta rende inutile il Nuraghe da un punto di vista difensivo, la posizione delle feritoie le rende assolutamente inutili per l'uso dell'arco, la ridottezza dello spazio non permette l'accumulo di grosse quantità di derrate alimentari, necessarie ad un gruppo umano stabile (nucleo familiare o guarnigione che sia) specialmente se sottoposto ad un assedio.
Il ridotto volume della struttura fà si che essa sia difficilmente difendibile da un attacco su più direzioni, senza contare che nel caso in cui i difensori avessero deciso di chiudersi nella "fortezza" per difenderla, le possibilità stesse di morire per fame, affumicamento o asfissia sarebbero state notevoli.
L'uso stesso delle murature, spesso ciclopiche (almeno alla base) non trova riscontro con un eventuale uso del nuraghe come strumento difensivo.
Due punti giocano a suo sfavore:
1) L'enormità dello sforzo per erigere una simile struttura
2) Il tempo necessario per farlo

La suprema architettura nuragica ha sviluppato costruzioni di sublime grandezza, tese verso il cielo, ma i Nuraghi non sono solo semplici "mucchi di pietre" (eresia!) come qualcuno ha cercato di tradurre il termine "Nur"...poichè dentro di esse, incredibile, vi è il vuoto!
Sono costruzioni così avanzate da essere in grado di continuare a reggersi in piedi anche nel caso in cui, per cause naturali (fratturazione della pietra, insinuazione delle radici dei vegetali...ecc), venga giù parte del muro, se non una buona metà di esso (con buona pace per chi continua a sostenere la teoria dell'arco orizzontale).

L'uso di un'architettura così avanzata non ha senso in un modello che prevede l'uso della stessa struttura come "difensivo" (da cosa poi?).
Negli anni sessanta-ottanta si supponeva che le imponenti murature fossero tali per poter resistere ai colpi d'ariete degli invasori Fenicio-Punici (e ancora oggi si parla di caduta della civiltà Nuragica in concomitanza a questo fatto).
Oggi invece sappiamo che i Nuraghi furono edificati intorno al 1700-1200 a.C. Se non addirittura dal 2000 a.C. (Webster -Duos Nuraghes di Borore).
Il periodo del ferro (I e II) e quello più propriamente "storico" del mediterraneo conteso tra Fenici e Greci (con Etruschi e Romani a seguire) è già molto tardo. Già dal 1200 a.C. i Nuraghi non si costruiscono più, si modificano, addirittura forse si smontano per costruire villaggi addossati alle torri!
Quindi, per intenderci, la cosiddetta "civiltà nuragica" intesa dal Lilliu come unica ed uniforme per oltre mille anni (!) non è mai esistita.
Per fare un paragone visivo, che sia chiaro a tutti, la cultura che ha sviluppato le statue di Monti Prama e la raffinata bronzistica "Nuragica" non può più essere considerata coeva all'edificazione delle strutture "Nuragiche" propriamente dette (a meno che non si vogliano retrodatare bronzetti e statue come alcuni già stanno pensando di fare).
Lo stesso popolo? Forse. La stessa cultura? Forse no. La stessa "civiltà delle torri di pietra"? Probabile.
Sebra esserci infatti una continuità tra gli edificatori di torri e i loro successori (ma anche interessanti segni di discontinuità). Non è inusuale infatti notare quanto si siano prodigati di raffigurare in bronzi e bètili una forma che sicuramente per quelle genti era sacra.
Il nuraghe stesso.


End of the first part

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